sabato 16 luglio 2016

Diario di Viaggio. Parte 1

Benché avessi qualcosina da scrivere in questo blog, non ho potuto farlo prima di adesso in quanto mi sono trovato senza computer né internet; oggi come oggi combinazione più rara di un Luca Giurato che azzecca la combo congiuntivo+condizionale.
Sono rientrato ieri da una pausa di una ventina scarsa di giorni trascorsa tra l'Italia e la Francia; sono al lavoro, così mi risposo.

Dopo pochi giorni dal mio arrivo in Italia sono andato con mio fratello in Puglia, dove mia mamma ormai passa gran parte dell'anno. La Puglia del bellissimo Salento? No. La Puglia di Polignano a Mare? Neanche. Otranto, Altamura, Lecce? No, no e no. La Puglia dell'incredibile Gargano? Quasi ma no.
San Severo.
Che, in quanto città che mi ha visto venire alla luce, gode di tutto il mio affetto; ma dove, comunque, ogni giorno il mio scarso spirito di sopportazione è stato messo duramente alla prova. E dico questo non perché venga trattato male, tutt'altro! Sono veramente accudito come un principe, ma per chi come me è abituato alla totale indipendenza, l'amore dei parenti che ti dicono cosa mangiare, quando mangiarlo e quanto mangiarne talvolta è soffocante. Soffocante soprattutto se abbinato ad una temperatura che non ti permetteva di uscire di casa da mezzogiorno alle 19:00 e che la notte non ti dava tregua obbligandoti a dormire con le finestre aperte. Per la cronaca, dopo una notte di insonne meditazione ho potuto stabilire in maniera incontrovertibile che a San Severo non esiste un solo motorino con la marmitta originale; a breve pubblicherò uno studio su "Quattroruote".
Ho guardato con la mia famiglia la partita Germania-Italia vinta ai rigori dai crucchi. Saremo stati una ventina ma, democraticamente, ognuno criticava un diverso giocatore della nazionale. Non bastando i titolari in campo, qualcuno ha dovuto ripiegare e inveire contro giocatori della panchina e qualcuno addirittura con chi in nazionale non gioca più. Ad un certo punto sono certo di aver sentito distintamente "Collovati, ma allora sì strunz!"
Nel mentre consumavamo pizza pari alla produzione annuale di Pizza Hut Canada.



Con i miei zii si può parlare di tutto: politica, calcio, situazione economica mondiale, Isis, attualità. Sono fantastici e preparatissimi. Ma il mio zio preferito si è avventurato nello sdrucciolevole ed insidioso cammino di "Luigi, hai 40 anni, la donna giusta, i nipotini, il matrimonio"; mi è bastato mostrare le foto di qualche mia amica capoverdiana per uscire di scena con l'eleganza di Gene Kelly!
Nota non insignificante: Freccia Rossa Milano-Foggia puntuale, con aria condizionata funzionante, tutto perfetto. 

Dopo esser tornato dalla Puglia mi sono spostato a Parigi per qualche giorno. Nei paraggi della città, e più precisamente nei villaggi di pertinenza Disney, vivono i miei amici Alessia ed Enrico ed amo sempre andarli a trovare. A sto giro, per una congiunzione di eventi più rara del passaggio della cometa di Halley o di un rigore fischiato contro la Juve, i miei amici di infanzia Giorgio e Carlo sono venuti con me trasformando la trasferta in un vaso di Pandora (ma senza la Speranza). Giusto per capirci uno dei due, non dico quale, è stato a lungo soprannominato Satana. Ora è peggiorato. E tra i due è il migliore. Per intenderci, siamo riusciti ad accapigliarci con gli zingari in metropolitana!




Come sappiamo la Francia sta passando dei giorni delicati; noi abbiamo ben pensato di andarci nel week end della finale dei Campionati Europei di Calcio.
Sulla bontà della scelta abbiamo avuto modo di rifletterci da subito; alla frontiera tra Italia e Francia sono saliti sul TGV sei poliziotti per vagone controllando tutti i documenti. Inoltre la Farnesina ha avuto la delicatezza di mandarmi l'sms con i contatti in caso di emergenza, giusto così! per non allarmare nessuno. Devo dire che ho girato molto nella vita ed è la prima volta che mi arriva un sms del genere e, per giunta, IN FRANCIA.



Comunque la tensione è stata ripagata nel migliore dei modi con un bellissimo regalo, confezionato e consegnato dal Portogallo. Dopo una giornata passata in mezzo a francesi che facevano caroselli, compravano magliette, giravano con i volti pitturati, le bandiere sventolanti, le trombette da stadio... ebbene, vederli perdere per un gol nel secondo tempo supplementare è stato un epilogo che non potevo veramente immaginare migliore!
I caroselli con le macchine van fatti dopo la partita, mai prima!
Insomma, satolli di soddisfazioni sportive, di foie gras, di baguette, di lumache, di croissant, dopo esser stati raggirati dai menù fissi dei "Restaurant Pour Tourist Boccalon" (menù 10,90 € senza bevande + 1 birra 8 €), aver spintonato bambini per avere i posti migliori nelle giostre ad Eurodisney, aver camminato dozzinaia di chilometri, ci siamo avviati con la pace nel cuore verso i rispettivi aerei (in 3, 3 voli differenti!).
Ma di questo parlerò nel prossimo post.

Oggi sono rientrato al lavoro. Il mio dottore, bravissimo e molto responsabile, mi ha detto l'altro ieri che se alle prossime analisi del sangue non sarà convinto dal mio colesterolo, mi aggiungerà una pastiglietta a colazione. Considerando che ne prendo già due per la pressione, preferisco non rischiare, anche perché tra un po' dovrò magari ricorreree anche a quella blu.
Quindi categoricamente: dieta! Per fortuna qui il pesce è buonissimo!
Qualcuno sa se la birra contiene colesterolo?