mercoledì 10 giugno 2015

Melting pot.

Il mio amico Andreas, dopo sei anni trascorsi senza una vera e propria vacanza, ha deciso di approfittare della bassa stagione turistica e di prendersi tre settimane di ferie. Si concederà un break in un posto di mare, esotico, lontano... Capo Verde. Lo svizzero ha bellamente deciso di trascorrere 20 giorni a Boavista, ospite sulla barca di un suo amico. Poverino, mi fa quasi tenerezza. Io, nel dubbio, ho deciso di spostare il mio ufficio e di lavorare dal terrazzo di Casa Strela, con questo panorama. Devo dire che, nell'ultimo mese, i miei problemi di pressione alta si sono notevolmente ridimensionati... Certo, anche una finestra sul grigio cielo milanese, con in sottofondo i melodiosi rumori del traffico, ha il suo fascino, ma non si può avere tutto.


I capoverdiani vivono in un'area di influenza culturale diversa dalla nostra. Mi spiego.
Nella mia ristrettezza mentale, di uomo occidentale cresciuto in un paese filo-americano, ho sempre dato per scontato che esistessero dei valori "globali"; personaggi, brand, artisti che, per la loro fama, fossero conosciuti in tutto il mondo.
Mi sbagliavo, e di grosso.
Ho iniziato ad accorgermene parlando di musica e dei Queen. Personalmente non credevo che esistessero persone che non conoscessero Freddie Mercury, ed invece è così. Mi dicevo poi "A maggior ragione poiché è nato in Africa" (come se un lituano dovesse per forza conoscere Nico Fidenco perché è nato in Europa... mmm... non so se il paragone è calzante).
Nulla. Freddie Mercury è sconosciuto. Proviamo con un nome che sicuramente conoscono: ho comprato qui delle tazze per la colazione con Snoopy, conosceranno i Peanuts! Macché! Sarò più specifico. "Conosci Charlie Brown?" "Sì, questo nome l'ho già sentito! Si tratta di uno scrittore?".
Spero che non si tratti di Dan Brown perché sarebbe una beffa che, con tutte le cose che qui non arrivano, facciano eccezione dei romanzi così inutili.
Ho provato con altro: Amazon, George Clooney, Leonardo Di Caprio. Nulla.
Questo non è per dire che siano ignoranti, perché non è così e non lo penso. Solo che le loro aree di influenza culturale sono differenti dalle nostre.
Per esempio, amano la musica colombiana, mentre io della Colombia conoscevo solo altre produzioni non discografiche. Oppure la musica angolana. Che per noi "Angola" nel migliore dei casi è uno stato africano non meglio localizzato. Nel peggiore, una canzone di De Crescenzo.

La scorsa settimana, a Praia, sono entrato in una farmacia per cercare fermenti lattici, che qui sono difficilissimi da trovare.
Questa farmacia li aveva. Una scatoletta costava 25 € e scadeva il giorno dopo. Glielo faccio notare, ma mi rispondono, col tono di chi insegna ad un bambino un po' tonto una cosa ovvia, che la data di scadenza di un medicinale è un consiglio e di non farci caso. Grato per questa nuova perla, non li ho comprati.
Non ho potuto fare a meno di notare, però, una scatoletta nera che faceva bella mostra di sé, unica e solitaria e con aria minacciosa, su uno scaffale in una vetrinetta chiusa a chiave. Sopra c'era scritto "Condom XL".
Le domande hanno iniziato ad affollare la mia mente, ma una su tutte: XL secondo parametri generali o secondo criteri locali? Perché, nel secondo caso, la faccenda diventava quasi terrificante. Ero tentato di chiedere informazioni, ma la presenza della commessa, carina e sorridente, mi ha chiuso un po'. La prossima volta li compro, perché io VOGLIO sapere. Nel peggiore dei casi, faccio un buco per la faccia e mi creo dei keeway economici!

Da un paio di settimane soffro di disturbi alla pancia. Poi, qualche giorno fa, riempiendo dal rubinetto una bottiglia di plastica per bagnare le piante, ho notato che l'acqua scendeva verde. Da allora mi preparo il caffè con l'acqua in bottiglia e sto meglio.
Non male per uno che gira il mondo da ormai 17 anni.

Ora torno a scrivere mails in portoghese. Chissà quante cose imbarazzanti produco, altro che le traduzioni nei menù dei ristoranti cinesi! E, devo ammettere, la cosa mi diverte molto. Cosa c'è di più ingenuo di un povero italiano che dice parolacce e si nasconde dietro la sua ignoranza linguistica?

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