lunedì 7 settembre 2015

Capo finalmente Verde

Capo Verde deve il suo nome all'omonimo punta, in Senegal. Furono chiamate "Isole di Capo Verde" come riferimento geografico e il nome, rimasto all'arcipelago, infatti inganna un po'.
Perché, mi sono sempre chiesto, vengono chiamate "verdi" delle isole pochissimo piovose, alcune delle quali con dune talmente grandi da sembrare desertiche?
Svelato l'arcano, bisogna dire che più o meno a metà della stagione delle piogge, qui il colore verde ha finalmente assunto un ruolo da protagonista.
Sono impressionato dal fatto che tutto germogli, tutto fiorisca, tutti gli alberi gettino foglie nuove ad un ritmo incredibile, che il mais cresca di diversi centimetri al giorno.
La scorsa settimana abbiamo anche dovuto affrontare l'emergenza per l'uragano "Fred"; alcune isole sono state colpite in maniera importante, ma qui dove mi trovo io si è trattato praticamente di un semplice acquazzone, per quanto forte. La differenza con quelli che colpiscono Biella è che qui non ci sono impianti di scarico per le acque piovane, sicché si formano per il paese dei ruscelli impetuosi che portano il fango al mare.
Quello che ho imparato, però, è che gli uragani che da settembre a novembre si abbattono sui Caraibi e sulle coste americane, si originano al largo di Capo Verde. Al di là di interpretazioni karimiche, l'ho trovato affascinante.


Ovviamente, tra una pioggia e l'altra, le temperature sono inumane.
MI ha colpito molto che, mentre sotto la pioggia i capoverdiani camminano a capo scoperto e senza alcun fastidio apparente, con il sole invece usino diffusamente l'ombrello. Un mondo al contrario, ma, paese che vai...

Ho da poco comprato una macchina e sono già riuscito a prendere una multa. Questo dimostra che, come le più evolute democrazie, quella capoverdiana sia già ben strutturata per quanto riguarda il "fare cassa". Ma se prendere la multa è stato facile, pagarla è tutt'altro paio di maniche. Se penso che già solo per ottenere il "visto" sul passaporto, che all'arrivo si fa in due minuti, sono occorsi 28 giorni e 12 documenti, mi sento già le prime linee di febbre.
Quanto, quanto, quanto amano la burocrazia nei paesi lusofoni...


Purtroppo la pioggia da queste parti porta anche malattie. Ne ha fatto le spese la mia cagnolina Pandora che non è sopravvissuta. In seguito a non so quale affezione, è deperita e in soli 4 giorni, irriconoscibile, è morta. Devo constatare che la veterinaria di qui si è rivelata assolutamente non all'altezza, prendendo la cosa sotto gamba.
Va anche valutato che questa veterinaria si occupa di animali di allevamento e che quindi vede un randagino malato come una parte assolutamente marginale del suo lavoro. Ho anche pensato che avrei potuto portare Pandora a Praia, dove esiste una struttura più adatta; però anche lì non sono stati in grado di curare i due bellissimi rottweiler del mio vicino, che avevo fotografato qualche tempo fa, e che sono morti nello stesso modo.
Spero solo che la breve vita della mia bella e vivace cagnolina sia stata un po' felice di quanto lo sarebbe stata senza incontrarmi.
La nota incredibilmente toccante è stata la cura che Zacapa, la gattina che avevo adottato da pochi giorni, ha avuto per Pandora malata. Sono scene che ho visto solo in tv, ma che ho trovato molto commoventi.
Zacapa sta bene. Ho sempre ammirato l'indifferente eleganza dei gatti. La mia, invece, è molto coccolosa, mi cerca sempre e scoreggia come un bufalo. Quindi, di indifferente e di elegante ha ben poco.


Mosche e zanzare si stanno riproducendo senza controllo. Grazie al cielo, una sapiente unione delle abilità di Volta e di quelle dei Cinesi ha partorito uno strumento che mi sta dando parecchia soddisfazione. Volta meriterebbe di esser raffigurato, dopo che sulle lire, anche sugli euro.
I cinesi probabilmente lo saranno presto.

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