martedì 12 maggio 2015

Il viaggio di ritorno.

Rieccomi da ieri a Tarrafal. Pigra, piccola città di mare dove nulla cambia, nemmeno il menù dei ristoranti. Ne hanno però appena aperto uno nuovo che si chiama "Buzio" (dovrebbe significare "conchiglia", una specie di vongola), dove ieri sera ho appunto mangiato questo mollusco buonissimo, cucinato in umido col pomodoro e accompagnato da riso. Costo del pasto 6 €, promosso a pieni voti!

Il viaggio è stato il migliore tra quelli che ho fatto per giungere a Praia: rapido e indolore. Purtroppo, da Bergamo a Sal, ho dovuto condividere l'aereo con una torma di vacanzieri che, si sa, quasi sempre amano prendere una vacanza soprattutto dal loro cervello.
Tra piedi aromatici, schienali reclinati a tradimento, colpi di tosse da sanatorio e conversazioni ad alta voce in bergamasco delle valli, il volo è stato comunque piuttosto piacevole.
Due note positive su tutto:
Punto 1 - La qualità della cena. Poiché io non viaggio con Ethiad, sono abituato ad aspettarmi sempre il peggio da quel che mi propinano. Couscous ghiacciato, cachupa alla cipolla, pasta scotta. Una volta con AirEuropa, per andare a Cuba, avevo prenotato un pasto vegetariano. Mi è stato servito un panino integrale ripieno di INSALATA! In un viaggio transoceanico di 9 ore... all'arrivo, per la fame, mi sono mangiato una scatola di Cohiba. E la cosa più crudele è che, prima di servirti queste schifezze, diffondono in cabina un delizioso profumo che fa pensare a chissà quali manicaretti. Credo che sia un deodorante per ambienti, tipo Glade, all'aroma "Rosticcery", ad uso esclusivo delle compagnie aeree.
A sto giro, invece, lasagna e insalata di mozzarelline. Gran lusso!
Punto 2 - L'assenza di bambini piangenti sull'aereo. Pensavo che fossero parte dell'equipaggiamento di ogni velivolo e che li caricassero insieme ai giubbotti salvagente. Invece mi sbagliavo.

Dalla prima, emozionante volta che presi un aereo ad oggi, ho notato che molte cose sono cambiate.
Per esempio, vuoi per il fatto che ormai tutti hanno già volato, vuoi per scaramanzia o vuoi perché non ci crede più nessuno, non c'è più un solo passeggero che segua le istruzioni di sicurezza dell'equipaggio a inizio volo. Anzi, con un paio di cuffie nelle orecchie sembra di assistere ad una Macarena ben coreografata.
Oppure, bisogna ammetterlo, sono di molto scesi i parametri estetici delle hostess. Per carità, sono temi delicati da toccare; ma la hostess bellissima che popolava il mio immaginario erotico è ormai estinta alla pari dei dinosauri. Sul volo che ho preso domenica, ce n'era una che quando passava nel corridoio svegliava i passeggeri seduti ad entrambi il lati toccandoli col culo. E purtroppo, non sto scherzando.

Poi ho scoperto che casa mia non è piccola, ma è grande quanto l'aeroporto internazionale di Sal!


La notte ho dormito a Praia. Sotto camera mia si sono dati appuntamento tutti i cani dell'isola formando un gioioso comitato di benvenuto che ha festeggiato, abbaiando, tutta la notte il mio ritorno.
Verso le 4 di mattina, insonne e con gli occhi gonfi, ho pensato con molta nostalgia all'Expo di Milano e, in particolare, al Padiglione della Cina.

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