domenica 22 marzo 2015

Igiene ma senza esagerare.

Nell'andare a parlare di igiene, devo necessariamente fare una premessa: parlerò solo di ciò che è per me notevole dal punto di vista delle differenze culturali. Non entrerò in merito in alcun modo dei problemi igienici derivanti da situazioni di indigenza o da scelte personali, poiché sarebbe immorale; e, comunque, avrebbero numerosi paralleli in società che si vantano di offrire una qualità della vita ben più alta di quella del paese che mi ospita.

Quando si va all'estero, alcuni particolari comportamenti saltano subito all'occhio per la differenza con cui vengono vissuti rispetto alle proprie abitudini. Molti italiani mi hanno raccontato, di ritorno dalla Cina, della consuetudine dei cinesi, uomini e donne indifferentemente, di sputare per terra con ripugnante frequenza, non solo in strada, ma anche al ristorante. O per fare un altro esempio, più di una volta ospite di famiglie in Egitto o Tunisia, mi è capitato di notare come durante il pasto si ruttasse liberamente, senza imbarazzo. Paese che vai, usanza che trovi; mi sono adattato e ho riscosso applausi che nemmeno Carreras-Domingo_Pavarotti.

Qui a Capo Verde il concetto di igiene è un po' lasco. Sono stato accolto fin dal primo giorno, dallo spettacolo di un uomo che pisciava su di un muro. Ho pensato che fosse ubriaco, ma mi sbagliavo: qui è una pratica piuttosto comune, lo si fa spesso e il naso ne è testimone. Stamane un bambino è uscito durante la Messa, ha pisciato sul muro della chiesa ed è tornato dentro; non va letta come un'allegoria ma come un'abitudine. Al momento non mi è ancora capitato di vedere qualche donna impegnata in questa pratica. Ed aggiungerei, fortunatamente.

Non ho avuto modo di vedere l'interno delle cucine dei ristoranti e mai lo farò. Ma capita piuttosto frequentemente di veder scarafaggi scorrazzare velocemente tra i tavoli, con tanta sicurezza da pensare: gli manca solo il vassoio! E un paio di volte ho anche visto un paio di scoiattoli, ma non proprio scoiattoli, perché la coda era differente, liscia e puntuta, e il corpo più gonfio.
Non si può dire che in Italia manchino esempi del genere, anzi! Quello che non mi era mai capitato di vedere prima, però, è una coppia di scimmie che si spulcia all'ingresso del ristorante. Ho mangiato in molti posti al mondo, con diverse conseguenze spiacevoli; ma questo è troppo anche per me, non ci sono entrato!


Di sicuro vivere in mezzo a tanti animali, a stretto contatto, influisce sull'igiene delle persone. Pecore, capre, galline; animali che cagano come se volessero trasformare il mondo in una sfera di guano! I cani randagi hanno pulci e zecche e sono liberi di frugare nei cassonetti, spargendo immondizia per le strade che, altrimenti, sono piuttosto pulite!

In settimana al mercato ho visto un venditore di bottiglie con quello che credevo vino; mi sono avvicinato e subito me la sono data a gambe. Le bottiglie erano letteralmente brulicanti di api! Il tizio, ricoperto di bozzi che sembrava la Pimpa, mi ha chiesto se volevo comprare una bottiglia. Gli ho risposto di no, che non mi piace il vino (andrò all'inferno per questo!). Mi ha fatto capire che non si trattava di vino, ma di miele. Era incredibilmente nero! Sono stato molto, molto tentato... senza la cinquantina di api in omaggio, ci avrei pensato seriamente!


Da noi la carne nei supermercati si trova spesso già confezionata nel reparto frigo. Qui la carne si trova nel congelatore, in sacchetti APERTI! Ne consegue che i vari pezzi, soprattutto pollo, sono lì, alla mercé di chiunque; basta afferrarli con le mani, tirare con forza per staccarli dal blocco congelato, riporli in un altra bustina, pagarli. Oggi ho notato una busta che conteneva qualcosa che non ho saputo subito riconoscere... si trattava di zampe! Non so perché, ma mi ha fatto impressione.


Se dovessi dare un mio giudizio, questo paese, benché non povero come altri Stati africani, esprime molte difficoltà a livello economico e sociale. Ma nonostante ciò le persone vivono la loro situazione con una dignità che, da italiano consumista, non posso che ammirare. Tristemente, sì, ma li ammiro.
Vado a bermi una birra.

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