mercoledì 11 febbraio 2015

Trasporto: mezzi e mezzucci.

La strada che unisce Praia a Tarrafal e che taglia da un'estremità all'altra l'isola di Santiago, la maggiore di Capo Verde, é, con i suoi circa 70 km, la più lunga dell'arcipelago.
La prima volta che sono stato qui, mi stupii per la qualità di questa strada. Larga più o meno come una statale a due corsie e con l'asfalto perfetto, in alcuni rettilinei sembrava quasi che invitasse a correre. Ho notato infatti, quando son tornato quest'ultima volta, che sono stati messi numerosi cordoli di rallentamento.
Per via di questi cordoli, per il fatto che la strada attraversi diversi centri abitati e poiché in alcuni tratti collinari presenta molte curve, per percorrere questi 70 km  ci si impiega circa un'ora e mezza.

Il numero di auto pro-capite a Capo Verde è molto più basso che in Italia. La benzina per esempio costa poco più di 120 escudos al litro (prezzo imposto) cioè più di un euro per litro. In un paese dove lo stipendio è mediamente un decimo che in Italia, le proporzioni sono facili da fare.
Quindi auto poche, ma, quelle che girano, io non potrò mai permettermele in vita mia!
Ciò dipende un po' dal fatto che qui i ricchi sono davvero ricchi. Ma anche dal fatto che Capo Verde sta diventando un nuovo crocevia della droga proveniente dal Sudamerica e diretta in Europa.

Perciò, in attesa di finire in galera per via di qualche ovulo di cocaina galeotto, come può un povero italiano, per il momento sprovvisto di auto, girare l'isola?
Opzione numero 1: Taxi o NCC (noleggio con conducente). Ma visti i costi, secondo me sono iscritti al sindacato tassisti milanesi.
Opzione numero 2: noleggio auto. 30 € circa, tariffa ragionevole. Però partire da Tarrafal, andare a Praia, spaccarsi la faccia in un locale con musica dal vivo e dover riattraversare l'isola con le incognite alcol + strada buia, potrebbe avere un solo epilogo: un necrologio in creolo su "Il Corrier de la Tarde"
Opzione numero 3: il minivan. Mi spiego: esistono decine di minivan, da circa 10 posti circa, che fanno la tratta Praia-Assomada-Tarrafal e ritorno, toccando cioè le tre più grandi e popolose città dell'isola oltre a fermarsi in un'infinità di piccole località lungo la strada. In questo caso il costo a persona è piuttosto basso, ma, va da sé, che per il conduttore-proprietario è conveniente partire con il veicolo pieno. Qui è in auge una tecnica: il conduttore assolda un amico o conoscente e continua a girare per la città mentre quest'ultimo chiede a tutti se cercano un passaggio. Il fatto è che questo tizio è molto spesso piuttosto aggressivo nei modi. Più di una volta non sono riuscito a capire se le persone imbarcate avessero davvero necessità del viaggio o se piuttosto fossero state caricate di forza, sperando magari di trovare in seguito un passaggio per il ritorno.
Ho fatto una volta questo viaggio, stipati in 15, tra adulti, bambini e bacinelle. Direi che, complice il mio mal d'auto, per questa vita sono a posto così.

Che dire. Resterò a Tarrafal. E non mi lamento: qui non si vede il Festival di Sanremo!!!

Nessun commento:

Posta un commento